BACCO
 
Nella mitologia

Bacco è il nome con cui i romani chiamavano Dioniso. Il lato licenzioso del culto dionisiaco si diffuse in Italia nel II secolo a.C. e portò a eccessi che allarmarono le autorità. Se si vuole credere ad un iscrizione giunta fino a noi, il senato romano proibì quei riti nell'anno 186, ma i misteri bacchici mantennero abbastanza saldamente la loro presa sulla fantasia dei romani. Il culto di Bacco si identificò alla fine con quello dell'antico dio italico Liber e lo soppiantò nell'epoca classica.

Dioniso era il figlio di Zeus e di Semele: quando venne a sapere che Zeus avrebbe avuto un figlio da Semele(alla quale si era presentato sotto sembianze umane), Era, gelosa, si travestì da vecchia e consigliò alla principessa di chiedere a Zeus di rivelare la sua vera identità. Appena Zeus, su richiesta di Semele, rivelò la sua natura divina, la giovane morì (in quanto nessuno poteva contemplare il re degli dei in tutto il suo sfolgorante splendore senza perdere la vita) consumata dal fuoco divino. Quello stesso fuoco diede l'immortalità al figlio che portava in grembo. Zeus affid` il figlio prima alle cure della sorella di Semele e poi, quando Era li fece diventare pazzi, alle ninfe del monte Nisa dove Dioniso visse fino all'età adulta. Perseguittato e non riconosciuto come un dio in patria, Dioniso passò un lungo periodo della sua vita in oriente dove imparò ad utilizzare i suoi poteri divini. Tornato i Grecia come figlio di Zeus divise con Apollo il santuario di Delfi e da allora entrò nell'Olimpo. Il dio era al centro del culto a lui dedicato e rappresentava la forza vitale di tutto ciò ch si sviluppa nel mondo vegetale o animale: per questo egli venne considerato il dio del vino. Tuttavia i suoi primi fedeli non avevavno bisogno del vino , la loro frenesia era spontanea e irreprimibile. era pericoloso imbattersi in un gruppo di persone in preda al delirio dionisiaco perchè erano in grado di sbranare animali e perfino bambini credendo di nutrirsi così del corpo del dio. Il dio era rappresentato da una maschera umana fissta in cima a un lungo bastone ricoperto dalla pelle di un animale (queste cerimonie e rapresentazioni si perfezionarono sempre più tanto da diventare le prime manifestazioni dell'arte drammatcia).

Nella nostra storia

Personaggio tranquillo e sornione, il nostro Bacco è però sempre attento a tutto ciò che succede sull'Olimpo e riesce sempre a ficcare il naso negli affari degli altri dei, soprattutto se si può guadagnare una bella mangiata e un bel fiaschetto di vino. Nonostante sia quasi sempre brillo sentenzia grandi verità utilizzando frasi in rima di sicuro effetto. Un personaggio pacifico e vero come ricorda anche l'antico detto "in vino veritas".