GIOVE
 
Nella mitologia

Un tempo divinità del cielo, Giove divenne un dio personalizzato con l'arrivo a Roma dei re etruschi. Questi unirono in una triade le divinità che, ai loro occhi, erano le più importanti: Giove, Giunone e Minerva ed eressero loro un grande tempio sul Campidoglio. Così nacque a Roma il culto di Giove Ottimo Massimo nel cui tempio si recavano i generali romani durante il loro trionfo. Le funzioni di Giove erano molto varie: era il dio della luce, colui che arresta la sconfitta e dà la vittoria e, infine, colui che unisce la comunità.
Giove non possiede una mitologia propria: quando venne assimilato al dio del cielo dei greci, Zeus, il suo nome venne legato a certe leggende alle quali il vero Giove romano non aveva preso minimamente parte.

Zeus, primogenito di Crono e di Rea nacque a Creta, fu nascosto dal padre e nutrito dalla capra Amaltea. Giunto all'età adulta detronizzò suo padre e divise per sorteggio il regno di Crono con i fratelli (Ade e Poseidone). La prima sposa di Zeus fu Metide che in seguito venne divorata dallo stesso Zeus per non permetterle di partorire (cosa che poi avvenne ugualmente) in quanto il figlio partorito da Metide (Atena) avrebbe potuto detronizzare Zeus. La seconda sua sposa fu Temi, in seguito si unì a sua sorella Demetra e poi a Mnemosine; fu quindi la volta di Leto che generò Apollo e Artemide e, per ultima venne Era.
In origine Zeus era il dio dei fenomeni atmosferici, colui che rischiarava il cielo, scagliava fulmini e faceva rombare il tuono, ma piano piano si impose come signore supremo dei mortali.

Nella nostra storia

Prendendo spunto dalla poligamia di Giove/Zeus e dalle numerose leggende che narrano di come il re degli dei assumesse sembianze diverse per poter conquistare anche donne mortali, il nostro personaggio è un donnaiuolo che, nonstante l'età, non ne vuole sapere della "pace dei sensi" ed organizza quindi un piano per eludere la soveglianza dela moglie Giunone e conquistare qualche bella mortale.
È un personaggio che in alcuni momenti appare scaltro e furbo, ma che diventa impacciato e ingenuo non apena la moglie lo sorprende. Si sente forte e potente (il padre di tutti gli dei) quando ha a che fare con il suo fidato messaggero Mercurio...ma non con le "donne di casa" Giunone ed Ebe. Casanova di professione cercherà per tutto lo spettacolo di camuffarsi in diversi modi per poter avvicinare Calipso che, purtroppo (o per fortuna)...ama un altro!